Inutile dire che quando decidi di non mettere una parrucca per mascherare la tua testa pelata, ma decidi di metterti un foulard, è come dare un biglietto da visita con scritto sopra:
SONO MALATA - HO IL CANCRO!!!!
Nel corso di questi mesi, mi sono imbattuta in alcuni sguardi che onestamente mi hanno fatto anche sorridere.
Quando ho fatto le foto in centro a Bergamo, scattate da mio marito e mia sorella, ignari che sarebbero poi servite per fare la mia testata del blog, nel momento in cui ho tolto il foulard e sono rimasta con la mia testa pelata bella in vista, illuminata da un sole caldo di luglio, ho visto persone passare e girarsi due o tre volte con sguardo interrogativo.
Una signora ferma al semaforo, credo si sia dimenticata anche di attraversare la strada una volta diventato verde.
Mi è capitato poi in chiesa di trovare persone che al segno della pace, assolutamente dovevano darmi la mano, pur non conoscendole, quasi come fossi una persona famosa.
Mi è capitato anche di trovarmi a salire le scale con persone davanti a me che facevano la stessa cosa, e una volta vista, continuavano a girarsi inciampando nei gradini a volte.
Ho incontrato persone nei negozi, che vedendo il foulard in testa ed immaginando che era il frutto di una malattia, mi aiutavano a portare la spesa in macchina.
E potrei raccontare altri episodi.
Perchè vi dico tutto questo?
Perchè ci sono momenti in cui il senso di inadeguatezza ti arriva, forte, chiaro, senza filtri.
Perchè alla fine il cancro è una brutta malattia, difficile da gestire, che lascia segni fisici importanti.
E quindi gli sguardi fanno parte del gioco.
Premetto che non voglio assolutamente che passi il messaggio che le persone che ho incontrato siano state scortesi o fuori luogo, quello che voglio far capire è come attraverso gli sguardi capisci che hai una malattia importante, anzi non è una malattia, è LA malattia.
Ma anche a questo c'è un rimedio.
Concentrarsi sulle proprie certezze.
Ognuno di noi ha dei punti cardini dai quali sa di poter attingere quando si è in una situazione di difficoltà.
Ce li abbiamo tutti, basta volerli cercare e volerli trovare.
Certo è più semplice sentirsi inadeguati, e per sentirsi normali in alcune situazioni, la ricerca è immensa.
Ma ce la puoi fare.
E io conto su di te.
Un bacio.
Laura
Oh Laura, ma io e te siamo proprio in sintonia! E' come se avessi dato voce alle mie emozioni. Sai quanti sguardi di questo tipo ho incontrato io?!
RispondiEliminaAnnamaria
Tesoro come già ho detto una volta, tra malate non servono molte parole.... Ci si capisce al volo. E so che quello che ho scritto purtroppo è stato vissuto da tutte noi. Un bacio....
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