domenica 29 gennaio 2017

"Tu con me" (Roberta Salvati e Veronica Fermani)

TU CON ME

Quante volte avrei voluto fare un post su di lei. Ma qualcosa mi fermava. Semplicemente credo fosse il dolore che stava vivendo.
Perché oltre a cercare di sconfiggere il suo cancro, precisamente Linfoma di Hodgking, da lei soprannominato "Linfomerda", stava guardando la battaglia che anche sua mamma stava vivendo, sperando in un lieto fine.
E chi ero io per entrare in tutto questo e soprattutto trovare delle parole che le accarezzassero l'anima?
Ho aspettato ed è lei che è venuta a cercarmi.
O meglio è piombata a casa mia attraverso il suo libro.

Anche oggi non ho tante parole da dire se non grazie.
Perché non si smette mai di imparare e oggi Robs (scusate non avevo ancora detto il suo nome) mi ha dato un po' più di consapevolezza. 
Ho visto il cancro con gli occhi di una figlia che voleva stramaledettamente salvare sua mamma.
E di una mamma che stava morendo serena nel vedere la propria figlia "salvata" da una diagnosi forte come il cancro. E di un papà, spettatore impotente di tutto questo, colonna portante nella vita di Robs, così come Vincenzo, suo fidanzato.
In tutto il libro sono diversi i momenti in cui si stampa un sorriso sulle labbra.
So che chi sta leggendo penserà che sono matta a scrivere quello che ho appena scritto, visto le premesse fatte della storia raccontata nel libro.
Ma è così.
Come lo starnuto fatto da Vincenzo, che crea in casa uno scompiglio assurdo essendoci sia mamma che Robs con le difese immunitarie decimate dalle chemio. Peccato che il suo starnuto fosse stato provocato dal pepe finito nel naso. Ma noncurante di questo dettaglio, Robs mette il suo fidanzato alla porta, beffeggiando del fatto che è più degno lasciare le cuoia per il cancro che non per colpa di un raffreddore!

Tra le righe si legge un grande dolore di una figlia che si vede ancora figlia e non è pronta a diventare Donna adulta e matura senza la sua mamma e di una mamma che in silenzio, giorno dopo giorno, si spegne promettendo a sua figlia che avrebbero fatto ancora tante cose insieme.

Ci sono alcune parti del libro che vorrei riportare qui, perchè nemmeno a spiegarle non riuscirei a dare il senso che Robs voleva dare.

"....Sopra il mio cuore c'è una massa che schiaccia la mia, la nostra vita. Meriteresti una donna con cui guardare l'orizzonte senza paura. Una donna che non abbia ombre nello sguardo e lacrime relegate in gola. Una che respiri vita da tutti i pori e non che emani odore di medicinali e morte. Perchè non te ne vai? Perchè non scappi? Sarebbe più semplice vivere senza il rimorso di ciò che non posso e forse non potrò mai più darti...."

"Ognuna di noi ha la sua storia, la sua massa incastrata chissà dove da tenere a bada. Ci sono vite martoriate senza sosta, costrette a non abbassare mai la guardia perchè lui è lì, pronto a tornare. Madri di famiglia, giovani donne, ragazze appena adolescenti che non contano sogni, ma buchi e cicatrici sulla pelle."

"Caro Babbo Natale, avrei tanto voluto imparare tutto questo molto tempo fa. Per questo ti chiedo, nei tanti regali che stanotte caricherai sulla tua slitta, metti un po' di consapevolezza, per grandi e piccini, affinchè non sia il dolore il solo modo per capire il senso del nostro vivere."

"Non possiamo neanche abbracciarci, neanche accarezzarci. Siamo un pericolo l'una all'altra. Io potrei contagiare lei, lei potrebbe contagiare me. E allora, contro ogni legge della natura, stare lontano è l'unico modo che ci resta per essere veramente vicine"

".... Ho sempre temuto la solitudine, sin dal primo giorno, ho gridato al mondo con tutti i mezzi possibili che avevo un tumore. Lo grido, lo racconto, lo esorcizzo. Lo faccio salire dallo stomaco alle labbra, come uno sputo che finisce schiacciato a terra, senza possibilità di tornare indietro. E vinco, perchè nonostante la sofferenza al tramonto riesco a scorgere la brezza viva di una nuova alba."

"Non sprecate i giorni, le ore, i minuti a ricoprire ruoli che non vi appartengono e che vi hanno imposto: qualsiasi cosa arrivi a mettere uno STOP alla vostra vita, dovete essere sicuri di aver vissuto totalmente i vostri sogni fino a quel momento. Date retta. Non serve altro per essere felici."

"..... Eccola la normalità, in tutta la sua forza. 
Tavoli di risate e silenzi, starnuti, colpi di tosse, bambini che giocano a rincorrersi, l'odore della cucina, il trottare dei camerieri. 
Mi è salita la lacrima, lo ammetto, ma è rimasta ferma lì in attesa che arrivasse lei: 
la mia tanto sognata pizza margherita. 
E' martedì oggi, ma non il martedì dell'antivomito e dell'acqua e limone. 
Quella è roba passata. 
Oggi è il martedì della mozzarella filante, del basilico fresco e dell'impasto alla napoletana. 
Ho pianto si, come una cretina. 
Mi è colato il mascara e il rossetto se n'è andato lasciando spazio al pomodoro. 
Perchè la normalità, 
quella vera, 
quella da amare, 
ti spoglia di tutto, 
ti lascia frastornata e senza trucco. 
Ed è tremendamente meraviglioso".


TI VOGLIO BENE ROBS. 
TU CON NOI.
LEI CON NOI.

Laura


Inutile dire che i proventi del libro saranno devoluti al Comitato per la vita Daniele Chianelli, Associazione per la Ricerca e la Cura delle Leucemie, Linfomi e Tumori di Adulti e Bambini.

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