sabato 16 dicembre 2017

UN VIAGGIO INSIEME - 1° parte

Sono sempre stato affascinato dalla teoria di Edward Lorenz un fisico che verso la fine degli anni 70 avanzò un ragionamento denominato poi "l'effetto farfalla:
il battito delle ali di una farfalla in Brasile, può causare una tromba d'aria nel Texas".
Semplificando significa che anche le scelte o le azioni  più insignificanti che svolgiamo quotidianamente possono a lungo termine condizionare e cambiare non solo la nostra vita ma quella di molti altri.
Hanno fatto anche un film molto interessante a riguardo:"the butterfly effect" per l'appunto.
Ebbene a me è successo così, sia il mio lavoro che svolgo da 23 anni con soddisfazione e sia l'incontro con Alexandra.
Sono avvenuti così, per caso per una scelta apparentemente insignificante.
Alexandra la conobbi in una discoteca a Varese.
Un amico una sera mi chiese, così all'ultimo minuto, se avevo voglia di andare con lui in questa discoteca a trovare un suo amico del militare.
Inizialmente gli dissi di no, troppo lontano, "non ho voglia"  poi mi feci convincere anche perché quella sera non c'era niente di meglio da fare.
Fu lei ad avvicinarsi, mentre ballavo bello carico la techno music.
Una ragazza mi si avvicinò e cominciò a ballare vicino a me.
Dopo una serie di sguardi cominciammo a parlare.
Ci frequentammo per tutta l'estate. Era l'estate del 1997.
Ci divertimmo moltissimo. La distanza non poneva limiti.
Con la mia Renault 5 rossa fiammante andavo tutte le settimane da lei e qualche volta venne a Milano, nelle vicinanze, al mio paese.
 Poi venne una fase in cui la mia immaturità e il mio egoismo presero il sopravvento e la lasciai.
Lei soffrì molto.
Solo qualche anno dopo mi resi conto di quanto ero stato stupido e cercai di ricontattarla.
Lei, dopo la batosta subita, continuava la sua vita e un giorno ricevette una cartolina da questo paese vicino Milano, con un bel panorama.
Dietro scrissi "al cuor non si comanda".
Ero certo che avrebbe fatto a pezzi quella cartolina pensando " ma come si permette quel pezzo di m....?"
 Invece una sera inaspettatamente mi chiamò.
Il cuore mi sobbalzò in gola e con la voce rotta dall'emozione parlammo a lungo.
Non mi aveva dimenticato, ci aveva provato ma.... al cuor non si comanda!
Gli promisi che non era la solita minestra riscaldata e che sarebbe stato un nuovo Andrew, piu maturo e responsabile.
Infatti così fu.
Da quel giorno mi sono sempre preso cura di lei.
Le ho donato tutto me stesso facendomi perdonare per averla fatta soffrire.
Così nel 2004 finalmente lei si trasferì al mio paese.
Il mio lavoro era troppo importante e redditizio, non potevo trasferirmi io.
Nel 2006 ci sposammo e cominciammo la nostra nuova vita insieme piena di progetti e speranze, ben consapevoli che l'effetto farfalla regola la vita di tutti noi.

...to be continued...

(Racconto inviato da Andrew & Alexandra)

Un abbraccio a tutti.
Laura

domenica 3 dicembre 2017

UN VIAGGIO INSIEME - Prefazione

Ogni tanto succedono cose strane.
Ho scritto per mesi parole, le vomitavo su una tastiera e venivano impresse nel computer. 
Le vedevo scritte lì sul monitor e facevano male.
Poi le parole sono state tante e magicamente sono diventate un libro.
"Goccia dopo goccia" il suo titolo, dove ogni goccia poteva essere interpretata, sicuramente per me era quella goccia di una flebo di chemioterapia.

Questo libro mi ha catapultato in forti emozioni.
Prime tra tutte 3 presentazioni di fronte a tante persone, che pendevano dalle mie labbra per nutrirsi di emozione.
Un pezzo del libro è "finito" in uno spettacolo teatrale del "Teatro delle Arance". 
Un'emozione forte che mai avrei pensato di vivere.
Ho conosciuto davvero tante persone, alcune delle quali mi hanno scritto, mi scrivono, mi hanno raccontato la loro storia.

E' passato un anno dalla pubblicazione del libro.
L'associazione a cui è stato donato (ANDOS - Comitato di San Donà di Piave -Associazione Nazionale Donne Operate al Seno) è riuscita a dare avvio, grazie ai proventi, ad un progetto chiamato appunto "Goccia dopo goccia": un primo soccorso psicologico gratuito per le donne a cui viene diagnosticato un cancro al seno.

Arrivare a questo traguardo per me è stato davvero un orgoglio. 
E mi sono chiesta: "Cosa vuoi di più? Hai dato un senso a questa brutta storia".
E infatti non voglio niente di più, non pretendo nulla di più di ciò che ho ricevuto.
Ringrazio tutto quello che questo libro ha portato e ne faccio tesoro ogni giorno.

Poi però succede che ritrovi degli amici e nasce qualcosa di speciale.

Andrew & Alexandra i loro nomi.
Mi scrivono che a Alexandra è appena stato diagnosticato un cancro al seno. 
Mastectomia appena fatta e in attesa di iniziare i cicli di chemioterapia.
Ci siamo scambiati davvero molti messaggi e anche telefonate. 

"Un dolore condiviso è un dolore che pesa meno" come dice la mia amica Robs.
E credo sia vero.

Comprano il mio libro.

E mi arriva un messaggio:
"Abbiamo letto il 1° capitolo e ne leggeremo uno ogni sera dopo cena, sul divano, abbracciati. 
Per ora posso dirti che questo libro è di grande aiuto per chi come noi sta affrontando questo male. Grazie".

Avevo già le lacrime agli occhi.
Li ho immaginati abbracciati nel loro dolore e con in mano un libro che in teoria deve dargli la speranza e la forza di affrontare tutto questo.

Che responsabilità!

Il messaggio prosegue chiedendomi se possono scrivermi ogni tanto un pensiero legato al libro, ma non solo, legato anche alla loro vita. Così da poter condividere il loro cammino.
Il messaggio finisce con ".... Sai abbiamo bisogno di aggrapparci a qualcosa di solido e stabile..."

E allora ho detto loro che inizieremo questo viaggio, che verrà documentato qui.
".... perché serve anche a me... anche io ho bisogno di qualcosa di solido e stabile. 
E se ci stringiamo bene, non cadremo mai!"
 
Magari non sarò brava a "trasferire" fedelmente le loro emozioni. Non lo so.
Magari il racconto non sarà così entusiasmante.
Ma credo che abbiano bisogno di noi, 
di sentirsi parte di qualcosa che in questo momento è più grande di loro e fa male.
Io non mi tiro di sicuro indietro.


Quindi Anime preparatevi ...
Viaggeremo con loro.... 

Un abbraccio a tutti
Laura