lunedì 27 aprile 2015

LASCIAMI VOLARE -Fondazione Ema.Pesciolinorosso

"Tutti abbiamo pensato che chi ci sta accanto sia più fortunato di noi, in molti credono che nell'esigenza del nostro benessere ci debba essere qualcosa che non abbiamo o possediamo.
Poi avviene che ciò che abbiamo, perché natura ha voluto che avessimo, sparisce, scalzi ogni certezza e presunzione; accade che tutto il nostro "creato" si sciolga come neve al sole d'agosto. Succede che muore il muscolo che faceva pulsare le nostre sensazioni, le arrabbiature, i pensieri, i motivi della nostra esistenza.
A tuffo avvenuto c'è chi crede di doversi arrendere con colpe e sensi d'inadeguatezza perché qualcosa non è stato fatto, perché il fatto o il detto non è risultato sufficiente.
C'è un limite, umano, al quale non possiamo subordinare il futuro.
Si chiama destino, quell'essere astratto che gli antichi chiamavano fato."

Quando ho letto queste poche righe, mi sono rispecchiata in quelle parole, le ho lette ad alta voce, le ho pesate, le ho sentite, le ho vissute... "accade che tutto il nostro creato si sciolga come neve al sole d'agosto"....

Sapevo che sarebbe stato un libro che faceva riflettere...
ma non credevo di trovare contenuti che davano voce ai miei pensieri....

"... uno su cento paga. Paga chi corre in macchina, in moto, o chi agli occhi degli amici compie la bravata per sentirsi grande e forte, paga quello che impenna con il motorino senza casco, paga chi crede di essere Superman e sfida la natura e il suo corso, paga il genitore che si mette alla guida di una macchina dopo dieci ore di lavoro, paga lo sportivo che per coincidenze o strani destini lascia sul campo la propria vita, paga il soldato che con in testa un berretto blu sacrifica la propria vita per "la Patria", paga il prete, il frate, il monaco missionario che si ammala di malaria, paghiamo tutti noi che rimaniamo in debito verso chi, non da martire, il destino ha chiamato per insegnarci a mantenere l'equilibrio.
Noi siamo solo quel numero che non è stato scelto"

Dopo aver letto anche queste righe mi sono sentita molto fortunata, 
perchè ad oggi sono quel numero che non è stato scelto...
 ... oggi... adesso... qui... ora...

 Ma non voglio parlarvi di cancro,
oggi voglio parlarvi di una malattia che il cuore conosce bene...
che è il dolore...

Il dolore di un padre, di una madre, di una famiglia intera di fronte ad una tragedia immane, immensa, impensabile, pesante da affrontare, grande quanto il mondo: perdere il proprio figlio.



"LASCIAMI VOLARE"
 è il titolo del libro scritto proprio da Gianpietro, papà di Emanuele, e da Massimo Riccioni,  dove in ogni pagina, in ogni singola parola, in ogni riga rivive Ema.
Gianpietro con questo libro, ha lo scopo non tanto di dare risposte, ma di far nascere il desiderio di porci delle domande, di metterci in discussione, perchè è da qui che nasce il dialogo.
Vuole dirci, con la sua forte testimonianza, che proprio questo dialogo genitori/figli non è semplice, deve essere coltivato, nutrito ogni giorno, anche con il più piccolo gesto.
Le nostre scelte quotidiane possono fare la differenza, anche se ai nostri occhi non sembra così... ma se guardiamo poco più in là ci sono gli occhi dei nostri figli che non sempre vedono come i nostri.
Gianpietro è riuscito a inserire in un solo libro punti di vista diversi ma che arrivano da ruoli appunto diversi: il genitore e il figlio.

"Quello che possiedi , genitore, è sufficiente per smuovere le idee di chiunque.
Lavora allora sulla tua autostima e sul tuo sentirti orgoglioso del tuo lavoro, quotidiano, che intraprendi la mattina e conduci fino a sera, sperando che gli altri si accorgano di quello che fai.
Nessuno ti dirà mai che sei un bravo genitore, tutti criticheranno le tue mancanze senza considerare le peculiarità educative che possiedi.
tu concentrati su quelle, perché maggiore sarà il tempo del tuo esserci, e minori saranno le critiche di chi ti sente ma non ti ascolta, di chi ti guarda ma non scruta e capisce la tua debolezza."

Gianpietro

queste poche righe sono per te...

GRAZIE
per aver condiviso con noi tutto questo

GRAZIE
per averci posto delle domande

GRAZIE
per averci svegliato dal nostro mondo ovattato
fatto dell'idea del genitore perfetto e del figlio perfetto

GRAZIE
da parte di noi genitori, e da parte dei nostri figli,
per il progetto grandioso che stai portando avanti

GRAZIE
per il regalo personale che mi hai fatto
(non nego che ciò che mi hai inviato via e-mail mi ha davvero lasciato senza parole
soprattutto per ciò che rappresenta per te)

GRAZIE
per tutto il resto che in questo momento non riesco a dirti,
ma che sicuramente un giorno non lontano ti dirò...

Continua così 

Ti ammiro molto.
Laura


Fonti internet:
Fondazione Ema.Pesciolinorosso
La risposta al dolore
lettera di papà Gianpietro a Ema
Storia della fondazione Ema.Pesciolinorosso



venerdì 24 aprile 2015

CUORE DI MAMMA

"Ti auguro di aver sempre l'amore

ti auguro di aver sempre l'abbraccio dei tuoi figli

ti auguro di aver sempre un cuore grande

ti auguro di trovare sempre amici sinceri

ti auguro di non perdere mai la speranza

ti auguro di avere il tempo per vivere tutti i tuoi sogni

ti auguro di avere il tempo di realizzare tutti i tuoi desideri

ti auguro che tu possa volare sempre più in alto

ti auguro di essere sempre vincente

ti auguro di una lunga vita felice

ti auguro tutto il bene di questo mondo"

Mamma


Cosa posso dire dopo questo? 
Grazie mamma... 

Laura


lunedì 20 aprile 2015

Ospedale Rovigo "Santa Maria della Misericordia"

Arrivi per la 2° volta, aspetti il ricovero, ti metti in pigiama, poi i prelievi, l'elettrocardiogramma, la visita dall'anestesista... 
e quando capisci che le infermiere dopo uno scambio di parole, si ricordano di te, ti rendi conto che forse un pochino malata lo sei davvero.

Oggi voglio parlarvi dell'ospedale di Rovigo, anzi no... 
voglio parlarvi di loro. 
Di chi 
lo abita, 
lo anima, 
lo vive tutti i giorni.

Lo so, faccio confusione con i  nomi e ricordi di infermiere, di medici, di oss, di donne di pulizia, di semplici estranei, ma non voglio raccontare l'organigramma di un ospedale.

Il mio intento è diverso, voglio raccontarvi di quelle persone che ogni mattina entrano in ospedale con una divisa, qualsiasi essa sia, e si scontrano con la malattia in ogni momento, con il dolore delle persone, con il loro lamentarsi, con il loro stare male.
Sono persone come noi, che potrebbero avere la giornata storta, o un grosso problema da risolvere (perchè non ne sono esuli) o una grossa preoccupazione, ma comunque ti donano il loro sorriso.
Durante i miei due soggiorni si è respirata l'aria della crisi italiana, i tagli fatti. 
A volte in corsia sentivi confusione, risultato di un'organizzazione fatta con gli strumenti forniti in quel momento e non attribuibili solo a questo ospedale, ma che rispecchiano purtroppo la sanità di oggi.

Poi però arriva Manuela che ti chiama Cuore e corre nei corridoi per farti avere il più in fretta possibile, la lettera di dimissioni.

 Maristella che tra una camera e l'altra, butta l'occhio al tuo letto, ti chiede come va e con i suoi meravigliosi ricci d'oro ti saluta.

 Michela che alla fine del suo turno pomeridiano, con le luci delle camere già spente, passa e ti dice "non ci hai mai chiamato, non sono mai passata, ma non ci siamo dimenticate di te". 

Poi Nicoletta che in sala pre operatoria, si chiede come mai non si ricorda di me, e poi concludiamo che forse era in ferie. 
E io con uno sguardo apparentemente sereno, le dico che c'è tempo questa volta per conoscersi.

La Dottoressa M. che con il suo sorriso meraviglioso, mi rincuora dicendo che ha appena sentito il mio Doc, e che ha autorizzato a togliere i drenaggi... e mi guarda come per dire: "con tutto quello che hai passato, cosa vuoi che siano due drenaggi da sfilare?"  e poi con le parole vere mi dice: "dai che ti mandiamo a casa stellina"

E mi dispiace non nominare tutti gli altri, anche se il loro volto è impresso nella mia mente, solo che vuoi il poco tempo, non sono riuscita a sapere o leggere i loro nomi.

Ognuno a modo suo, cerca di farti dimenticare che sei in ospedale, perchè alla fine sono loro che fanno l'ospedale.
Con il loro modo gentile,
con il loro preoccuparsi se una mammella si gonfia un pochino troppo,
con il loro prodigarsi per mettere al meglio possibile delle garze che non possono essere fermate dai cerotti data l'allergia,
con il loro sorriso che fa trasparire che loro non sono solo la divisa che vestono,
e così potrei continuare all'infinito.

Anche in questi frammenti, ho cercato di cogliere solo ciò che di positivo un'esperienza del genere può dare.
E di loro ho un meraviglioso ricordo.
Grazie a tutti.

Laura

sabato 18 aprile 2015

FESTA A SORPRESA



 QUESTO POST


 Ho dovuto far passare un po' di giorni... perché riprendersi da una forte emozione richiede tempo... e io che ormai sono arrivata agli anta (si ma 40 no 50!) avevo bisogno di cullarmi in questa dose di euforia prima di descriverla a voi...

Era un sabato pomeriggio, anonimo... 
Ad un certo punto, sono stata richiamata in giardino e ho trovato loro con palloncini e trombette... chi direttamente da Clusone City, chi da Eraclea City... 

Non si conoscevano tra loro (nella foto non ci sono tutte)
 ma loro erano li per un obiettivo comune: IO.



 Queste sono le persone che abitano la mia anima, che sono nascoste nel profondo del mio cuore, affinché nessuno le possa trovare...
In queste foto c'è il mio passato, il mio presente ed il mio futuro!!!

Norma, Marcy, Eu sono le amiche dei banchi di scuola, delle scemenze nell'età della "stupidera" (come si dice da noi), dei pianti di fronte ad un amore finito, delle sbornie, delle serate con ritorno a casa alle prime ore dell'alba...  e sono le tre meravigliose Donne nella foto precedente.


Poi ci sono loro, i miei angeli : Francesca & Laura
Loro sono le Donne meravigliose delle scampagnate, delle serate in casa con i bambini, dei pomeriggi a fare acquisti per questo o quel compleanno, del caffè a fine lavoro, dei pomeriggi al mare, della pizza Charlie's Angels...

E poi c'è Lei, la mia 2° anima come dico sempre... my sister... 
Lei è la Donna meravigliosa con cui litigavo da piccola, e guardavo le mie unghie e dicevo loro di crescere in fretta perché dovevo graffiarla e farle 1000 monellerie. 
E' la sorella a cui rubavo i vestiti senza chiedere. 
E' quella con cui ho fatto le litigate più pazzesche.
E' sempre con lei che in macchina a volte urlavamo a squarciagola una canzone, proprio per ricordarci che bisogna vivere leggeri.


"...amici, compagni, amanti sono quelli che ci trattano nella misura del nostro illimitato valore. Sono più vicini a noi quelli che capiscono ciò che la vita significhi per noi, che provano per noi, quello che noi proviamo per noi stessi, che sono legati a noi nel trionfo e nel disastro...che rompono l'incantesimo della nostra solitudine..."


Chi è riuscito ad unire le persone di questi due paesi, per molti lontani... se non lui ... 

Ha organizzato tutto nei minimi particolari, per mesi, voleva che tutto fosse perfetto.
Nemmeno la stufa doveva essere accesa, perché quella sera non mi sarei dovuta preoccupare nemmeno di mettere un pezzo di legna, perché dovevo gustarmi loro.

Ha creato un'atmosfera da favola, dove mi sono ritrovata nel ruolo di principessa senza accorgermene.

Ha acceso candele e lanterne per tutta la casa, ha guarnito ogni angolo con rose e gerbere, ha preparato la canzone che dice mi identifichi di più... perché il momento doveva essere unico...
e nella mia cucina ho trovato uno chef ... a domicilio...


Ma non poteva finire lì... aveva preparato il piano superiore con i letti per tutte... perché quella sera non doveva finire mai....
E ha fatto tutto mentre io ero a gustarmi un aperitivo a Jesolo, pensando che dopo ci sarebbe stata la pizza che io avevo organizzato... 
E mentre entravo in casa bendata, ha fatto partire "VIVA" di Ligabue e in un orecchio mi ha sussurrato "Buona serata vita mia, ci vediamo domani".
E se ne è andato.
Perché quella sera lui aveva deciso che doveva essere da contorno, perché le vere protagoniste eravamo noi, io e le amiche di sempre...

Non ho trovato ancora le parole giuste per tutto questo...
Lui dice che me lo meritavo tutto... e molto altro ancora...
Io so solo che il cuore faceva male perché l'emozione era forte, forse troppo...

Ti amo amore mio....

sempre per sempre... 2...3

Laura

lunedì 13 aprile 2015

17.1 Fuori di Seno

Lei è Federica Fioribello.



Inutile dire che anche Lei ha avuto un incontro ravvicinato con il cancro.
Ricordo ancora il momento in cui ho saputo la sua storia.
Ero reduce dell'ultima mia chemio fatta il 21 agosto 2014.
 Ero ancora in malattia perchè era subentrata un pò di febbre e dovendo rimanere a letto, scarrellando sul computer, leggo la sua storia su Facebook.
Aveva appena festeggiato la fine del suo ciclo di chemio in un locale di Jesolo.


Non so perchè l'ho sentita così vicina: abitava a mezz'ora da casa mia, aveva festeggiato la sua vittoria proprio vicino ad una spiaggia, che per me è LA spiaggia, che ha annesso IL MIO FARO, il faro che accompagna la mia vita; era giovane come me, anzi molto di più.

Poi leggo il suo blog (qui) e capisco che il suo cancro è ormai associato al n. 17 e inizio a scoprire il suo impegno per tirare fuori il meglio da tutta questa brutta storia e nasce la sua maglietta, con cui fa beneficienza alla LILT... 
E io la giro a voi... basta acquistarla... è facile.






Grande Fede... continua così

Laura

venerdì 10 aprile 2015

DESIDERATA

Passa tranquillamente tra il rumore e la fretta, e ricorda quanta pace può esserci nel silenzio. Finché è possibile senza doverti abbassare, sii in buoni rapporti con tutte le persone. 
Di' la verità con calma e chiarezza; e ascolta gli altri, anche i noiosi e gli ignoranti; anche loro hanno una storia da raccontare. 
 Evita le persone volgari ed aggressive; esse opprimono lo spirito. 
Se ti paragoni agli altri, corri il rischio di far crescere in te orgoglio e acredine, perché sempre ci saranno persone più in basso o più in alto di te. 
Gioisci dei tuoi risultati così come dei tuoi progetti. 
Conserva l'interesse per il tuo lavoro, per quanto umile; è ciò che realmente possiedi per cambiare le sorti del tempo. 
Sii prudente nei tuoi affari, perché il mondo è pieno di tranelli. 
Ma ciò non acciechi la tua capacità di distinguere la virtù; molte persone lottano per grandi ideali, e dovunque la vita è piena di eroismo. 
Sii te stesso. 
Soprattutto non fingere negli affetti e neppure sii cinico riguardo all'amore; poiché a dispetto di tutte le aridità e disillusioni esso è perenne come l'erba. Accetta benevolmente gli ammaestramenti che derivano dall'età, lasciando con un sorriso sereno le cose della giovinezza. 
Coltiva la forza dello spirito per difenderti contro l'improvvisa sfortuna. 
Ma non tormentarti con l'immaginazione. 
Molte paure nascono dalla stanchezza e dalla solitudine. 
Al di là di una disciplina morale, sii tranquillo con te stesso. 
Tu sei figlio dell'universo, non meno degli alberi e delle stelle; 
tu hai diritto ad essere qui. 
E che ti sia chiaro o no, non vi è dubbio che l'universo ti si stia schiudendo come dovrebbe. 
Perciò sii in pace con Dio, 
comunque tu Lo concepisca, 
e qualunque siano le tue lotte e le tue aspirazioni, 
conserva la pace con la tua anima 
pur nella rumorosa confusione della vita. 
Con tutti i suoi inganni, 
i lavori ingrati e i sogni infranti, 
è ancora un mondo stupendo. 
Fai attenzione. 
 Cerca di essere felice.


TROVATA NELL'ANTICA CHIESA DI SAN PAOLO - 
 BALTIMORA
DATATA 1692 
(traduzione di Enrico Orofino

Auguro a tutti di poter mettere in atto anche solo la metà di quel che è scritto qui sopra... 
L'obiettivo?
La ricerca della felicità...
sempre e comunque.

Un bacio a tutte.
Laura

domenica 5 aprile 2015

THE SECRET

"Credo che tu sia una persona fantastica, 
che in te ci sia qualcosa di magico,
 indipendentemente da quello che ti è capitato nella vita 
e da quanto giovane o vecchio ritieni di essere.

Nel momento in cui cominci a pensare "come si deve", 
affiora in superficie quel qualcosa che c'è in te, 
quel potere dentro di te che è più grande del mondo.

Quel potere assumerà il controllo sulla tua vita, 
ti nutrirà, 
ti vestirà, 
ti guiderà, 
ti proteggerà, 
ti indicherà la strada, 
ti sosterrà in tutto e per tutto, 
se glielo consentirai."

(The Secret)
(Rhonda Byrne)




THE SECRET è il segreto.

Un bacio a tutte.
Laura

venerdì 3 aprile 2015

Le sorelle MI&LA in libera uscita.


Oggi voglio raccontarvi di noi.
Quando le sorelle MiLa (vedi  lo shabby di Mila) si incontrano, è un'apoteosi di felicità.
Non servono molte parole. Iniziamo a creare ambient per eventuali fotografie del blog, spostiamo mobili, candele, accessori, oggetti vintage, compriamo fiori... e poi diamo inizio alle danze.
Non contente, dopo le nostre fatiche, proseguiamo con un pranzo o una cena di sushi, che noi letteralmente adoriamo.
Queste le foto scattate durante una passeggiata al mare... il nostro mare... il nostro faro...







E non poteva mancare questa scritta sulla sabbia, 
che come dice una canzone famosa, 
il vento può portare via....
... ma noi la scriviamo nel cuore....
...e lì non potrà più essere cancellato.

FUCK CANCER

Un bacio a tutte.
Laura

mercoledì 1 aprile 2015

Martedì 1° aprile 2014

Ricordo ancora il viaggio di quel martedì. 
Erano le 5 di mattino, mio marito guidava e io guardavo le luci che abbagliavano il buio di quella che per molti era una notte anonima. 
Destinazione Rovigo. 
Dove avrei rivisto il mio Doc e finalmente avrebbe tolto dal mio corpo questo "ospite" non gradito, che aveva rovinato la mia vita.
Ripensavo alla festa della Prima Comunione fatta al mio piccolo ometto, giusto 2 giorni prima... e già mi sentivo una persona fortunata per esserci stata... 
Avevo già preparato tutto nella mia testa. 
Volevo far capire a tutti quanto mi erano stati vicini in quel mese assurdo e far sentire loro che erano con me anche quel giorno, erano con me anche in quella sala operatoria, erano con me in questo viaggio che non aveva più senso.

Gli ho mandato via whatsapp questo video, dicendogli che la loro amicizia e il loro amore aveva lo stesso valore che queste persone avevano fatto per la loro amica e che su quel divano c'eravamo seduti tutti... insieme....
sempre per sempre.




Grazie di cuore.

Sono davvero fortunata.
Perchè questo viaggio, senza di voi, sarebbe stato sicuramente più difficile.

Laura