domenica 7 giugno 2015

Teresa... un'amicizia nata grazie al blog

Questo post lo faccio con grande piacere e con altrettanta fatica.

Lei è Teresa. 
Era febbraio, apro la mail del blog e trovo un suo messaggio in cui in maniera discreta e carina mi dice che se voglio, vorrebbe raccontarmi la sua storia... 
Non serve dirvi che risposta le ho dato. 
Ha iniziato i suoi messaggi su messenger così: 
"Benvenuta nella mia vita".

Lei è di Bari, precisamente Andria.
La sua storia comincia il 29 aprile 2014 (fatalità il giorno che ho ritirato il mio istologico da Rovigo)
aveva un dolore al ginocchio, le fanno una tac e risulta una massa di 5 cm. La mandano a Bologna dove resta ricoverata al Rizzoli per una settimana, e poi tra accertamenti si arriva all'istologico a giugno: "osteosarcoma di basso grado maligno aggressivo".
A giugno fa l'intervento: protesi completa al ginocchio. (come se fosse una passeggiata anche quella).
A luglio ha l'esito dell'istologico del pezzo asportato e le danno una bella notizia: la chemio non è da fare. Ovviamente le notizie belle sono sempre accompagnate da quelle brutte, e le dicono infatti che è recidivo e quindi dovrà fare controlli ogni 3 mesi, precisamente tac all'addome, in quanto può colpire i polmoni.
Quando fa la prima tac a tre mesi, trovano un nodulo al polmone di 4 mm, alla tac successiva il nodulo da 4 mm passa a 5 ed inoltre ci sono altri 4 noduli sempre di millimetri.
A gennaio altra tac ed erano aumentati di numero e di volume.
Fa un intervento diagnostico ai polmoni per capire la terapia giusta da seguire.
E l'esito arriva: osteosarcoma che ha colpito i polmoni...
... in attesa di decidere che tipo di chemioterapia fare.
Questi i dati.
Tutto quello che ho scritto, me l'ha scritto lei in una serie infinita di messaggi su messenger, come se dovesse prendere fiato tra un messaggio e l'altro...

L'ho conosciuta in quel dato momento... mentre rimbalzava, sia con i pensieri, che  fisicamente, tra Bologna e gli ospedali vicini a casa sua..  per capire...
E come al solito si presenta quel pensiero, comune purtroppo a tutte, di non farcela, di non avere più tempo per vivere... 
E io onestamente avevo una grossa responsabilità, perchè lei si era affidata a me in qualche modo.

Dopo il suo ultimo messaggio "osteosarcoma che ha colpito i polmoni" ho dovuto prendere fiato... "respira Laura" mi dicevo... "non puoi sbagliare a rispondere... ha 29 anni... e anche tu sai che a 29 anni non ti può venire il cancro, perchè  è ingiusto...."

E poi un respiro dopo l'altro, ho iniziato a scrivere... come scrivessi all'amica di sempre.

"ti posso solo dire di piangere le tue lacrime, tutte, sino alla fine. Ma non devi averne più. 
Quando saranno finite vuol dire che hai metabolizzato la cosa. Non sarà facile. 
Ripeti la parola cancro nella tua mente, ripetila davvero, finchè il tuo cervello l'accetterà. 
Ha quel nome, non ne ha un altro. Non è Brutto Male, Mostro, una cosa cattiva. E' cancro. 
Prima te lo sentirai ripetere prima riuscirai a convivere.
 Io posso solo dirti che ho fatto 6 chemio: 3 di rossa e 3 di taxotere. E sono qui.
Posso dirti che ho fatto una mastectomia mammella destra con svuotamento cavo ascellare. E sono qui.
Posso dirti che  ieri sono uscita dopo il mio secondo intervento di ricostruzione. E sono qui.
Posso dirti che deciderai tu, solo tu, come vivere questa cosa, lo potrai fare piangendo ogni minuto della tua giornata, o potrai farlo con il sorriso. 
Tu mi chiederai "perchè dovrei avere il sorriso?" e io ti rispondo "perchè dovresti avere le lacrime?". Lui non va via, qualsiasi sia il modo in cui vuoi viverlo.
Quindi se sorridi, e se decidi di vivere, non di sopravvivere, riuscirai a godertela anche in questo periodo infernale.
Cerca la forza nelle persone che ami. Non escluderli. Lascia che vivano con te questo dolore, e crescerete insieme. E insieme lo sconfiggerete.
Non badare se qualcuno cade in questo percorso e non ce la fa.
Nemmeno io so se domani ci sarò ancora.
Ma non ci penso, perchè sono troppo impegnata a vivere il mio OGGI.
Quindi cerca dentro di te il tuo equilibrio, stavolta la posta in gioco è alta.
Non puoi permetterti di fallire. Quando avrai trovato il  tuo equilibrio, riuscirai a stare bene con te e con gli altri.
Io sono qui per quel poco che posso fare. Non sono niente.
Nel senso che non ho le competenze. 
Non sono medico.
Non sono psicologa.
Non sono infermiera.

L'unica cosa che sono è questo: 
POSITIVA. SEMPRE E COMUNQUE.

Poniti come obiettivo, l'obiettivo principe, l'obiettivo supremo: GUARIRE.
La distanza che c'è tra oggi e quell'obiettivo, devi solo viverla e sopportarla.
I capelli ricrescono.
Gli effetti collaterali della chemio passano.
La stanchezza passa. 
Tieni duro.
E a quell'obiettivo tu ci arrivi. 
Perchè ci devo credere io e ci devi credere anche tu.
Ti voglio bene."

Questo è stato il primo di una serie infinita di messaggi.
Poi quando i messaggi risultavano riduttivi, via di telefonate... la distanza tra nord & sud magicamente si dileguava.
La prima foto che mi ha mandato sul telefono ho fatto fatica a digerirla. L'ho guardata e riguardata. Ci eravamo scambiate messaggi per l'installazione del "port", lei era un pò preoccupata, e io che scherzavo facendo un po' la pagliaccia, cercando di farle dimenticare per un attimo dove era ... poi quando l'ho vista in foto con il suo cerotto e con i capelli tagliati, onestamente ho sentito le gambe tremare e ho avuto le lacrime agli occhi... inutile che vi spieghi perchè...


Non ha mai perso la voglia di scherzare. Mi mandava le foto in cui ridendo mi diceva che si gustava gli ultimi colpi di phon, prima del grande taglio...


Poi le foto con il "new look"...




Il Buongiorno che mi dà tante volte, sempre con la tazzina di caffè fumante tra le mani, quando sua mamma la rapisce e se la tiene a casa con se....


Le lunghe chiacchierate su whatsapp mentre è in ospedale,
in cui non perde occasione per mandarmi qualche foto ....


La sera in cui abbiamo chiacchierato a tre, 
insieme con sua sorella, che quella sera passava la notte con lei... 



Le degenze in compagnia della mamma....


Il risveglio a casa, dopo le fatiche di Ercole....


 A cena con il maritino a casa della mamma....
Quanto ridere quella sera. Io ero già a letto con gocce di lexotan per dormire (tipo ore 21.30) e lei mi manda questa foto e mi dice: "siamo a cena da mia mamma, tra poco è pronto"...
"ma come!" dico io... "ma allora è vero che voi al sud mangiate tardi!!!!" e lei candidamente mi rispose "No, sei tu che vai a nanna troppo presto"....


Poi le foto serie (ma per finta) per farmi vedere che gli era venuto pure l'erpes....



Adesso arrivo a te TERESA... 
arriva oggi questo post, perchè da ieri sei in ospedale, altro ciclo di chemio... ormai ho perso il conto... credo la 4°. Non so quanto duri questa: ce ne sono state alcune che sono durate 4 giorni, alcune solo 24 ore....  non importa... sei a metà strada. 
Dopo questa, se non erro, avrai la tac, e poi altre 4 chemio... 
Hai sentito cosa ho detto? Sei a metà strada. 
Nel senso che metà l'hai già fatta... 
Venerdì sera ci siamo sentite per messaggio e ovviamente tra le righe si sentiva la tristezza di chi sa perchè entra in ospedale... e, forse ancora meglio, di chi sa con chi sta combattendo...

Ho lasciato per ultime, alcune foto... non perchè siano le più belle... 
ma perchè se le guardi bene c'è un sorriso magnifico sul tuo volto.

Voglio dirti BRAVA, perchè quel sorriso non ti ha mai abbandonato.





Ce la farai anche questa volta, ne sono convinta.
Mi raccomando.... io preparo lo zenzero come sempre.....
Ti voglio bene...
Laura


2 commenti:

  1. Grazie di cuore amica mia!noi guerriere ci capiamo anche cn le parole scritte e cn gli sguardi delle foto..chi molla è perduto..e io nn mollo!💪❤😚

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