lunedì 9 febbraio 2015

BIG HERO 6



Allora parliamoci chiaro:

TUTTO DIPENDE DALLA PROSPETTIVA!

E se ce lo insegna anche un cartone animato, direi che dobbiamo solo inchinarci ed accettare questa verità!!!!!
E lo possiamo trasferire a qualsiasi situazione.
Nello specifico, nel cartone animato, Hero si trova, nella condizione di costruire qualcosa di ingegnoso per una fiera di robotica, e lo scopo è stupire il professore, tanto da poter concedere l'ingresso alla scuola. E come succede in questi casi, Hero ha un vuoto di idee.
Interviene allora il fratello che lo prende in groppa e lo fa penzolare a testa in giù dicendogli di guardare la situazione da una prospettiva diversa.
E Hero nel resto del film, attinge a questo grande insegnamento del fratello per far fronte a sfide ben più importanti del costruire un robot.

Qui è più o meno la stessa cosa.
Quando ti viene diagnosticato un cancro, se guardi la situazione in maniera oggettiva ti viene voglia di spararti un colpo in testa!!!!
Operazione di mastectomia, esiti istologici, chemioterapia, terapia ormonale, controlli, operazione di ricostruzione, controlli, e chi più ne ha ne metta.

Immaginate di mettervi a testa in giù e vedere la cosa da una prospettiva diversa.

E allora bada bene... tutto quello che ho scritto prima, è stato scritto tutto in due righe.... e io ho ancora il foglio libero, libero per essere scritto, quindi bisogna andare oltre e concentrarsi in quel pezzo di foglio che è ancora bianco e abbiamo solo noi la facoltà di decidere come venga scritto.
Possiamo proseguire inserendo tutte le emozioni assurde che il cancro si porta dietro. E purtroppo non ne siamo esonerate.

Oppure

possiamo riempirle concentrandoci su tutto quello che fa parte della nostra vita.
La nostra famiglia, figli, marito, fratelli, genitori, amici, lavoro, colleghe... 
anche qui si tratta di emozioni, ma sono quelle che ci identificano, che ci rendono uniche, che diventano i nostri punti cardini, emozioni che contribuiscono a formarci ogni giorno...

E allora dimmi 
come vuoi riempire il tuo foglio bianco?

Un bacio.
Laura

2 commenti:

  1. Come sai cara Laura ho vissuto la malattia non personalmente ma da molto vicino, come sai il finale non è stato lieto ma data la tipologia del male nello specifico caso che mi riguarda le speranze sono state quasi nulle fin dall'inizio. Come ti ho già scritto tu e Mina con la vostra passione per lo shabby mi avete aiutata non avete idea quanto,durante, e dopo.
    Ora pensavo a come riempire questo foglio di cui parli... Certo rabbia e dolore,indicibili. Però poi lo capovolgo, lo guardo da un'altra prospettiva e allora mi vengono in mente una quantità di cose e momenti belli, prima ma addirittura anche durante la malattia, cose che non ha avuto il potere di cancellare. E pensandoci ne vengono in mente talmente tante, grandi e piccole, che possono ancora essere, e un'assenza pesantissima si trasforma in una presenza "diversa",e preziosissima. Perché tutto davvero è troppo prezioso. E allora ad una sola riga si possono contrapporre fogli interi... Ancora una volta grazie.
    Non mi sono fatta sentire per un po' ma sai che ti penso. E vi penso.
    Un abbraccio, stritolacostole.
    Un carissimo saluto anche ad Annamaria.
    Pamela

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  2. Oh Pam... mi lasci sempre col fiato sospeso... grazie di cuore... in questo momento non mi escono altre parole... da un'assenza pesantissima ad una presenza diversa.... sei il mio mito di donna positiva e propositiva.... Un bacio anche da Mina....

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