venerdì 29 gennaio 2016

La nostra Winx

Avete presente le fate magiche?

Quelle che qualsiasi cosa accada, arrivano a sistemare la situazione?

Ecco la nostra amica l'ho soprannominata così.

Fa sempre parte di quelle Anime Belle.

Mamma di 4 splendide bambine.

E diciamolo pure, guerriera in prima linea.
Cancro al seno.

Se non lo avesse sentito, se la sarebbe presa in 6 mesi circa.

E invece, essendo una Winx, 
magicamente ha sentito quella palla sotto il suo seno sinistro. 

Come da protocollo, ha dovuto fare un ago aspirato 
e il 17 marzo 2015 alle ore 9.10 circa 
gli è stato confermato l'esito: 
carcinoma infiltrante maligno, C5, G3, non ormonale, con il 90% di prolificazione. 
Non ereditario.

Previsione terapia: 
12 infusioni settimanali 
date da 4 di rossa,  taxolo, herceptin, 
per continuare ogni 21 giorni con herceptin con 18 infusioni totali . 
Nel frattempo in concomitanza con le infusioni settimanali si è beccata 30 radio tra capo e collo.

 Il suo percorso, iniziato il 22 maggio 2015, finirà ad estate inoltrata.

Una storia come tante. 

Però questa è la sua.

La cosa che mi fa più sorridere è che ogni mattina, 
nel nostro gruppetto, 
ognuno scrive gli impegni della giornata. 
Chi è ancora in terapia chemioterapica e quindi gli ospedali li frequenta con assiduità, 
chi come me, li vede ogni mese per il lavaggio del port ed ogni 6 mesi per i controlli, 
chi ogni 3. 
Insomma gli appuntamenti ospedalieri 
davvero non ci mancano, 
ma soprattutto non manca 
l'apnea, 
la paura, 
la speranza,
le notti in bianco
che accompagnano questi appuntamenti.

E con molta naturalezza, 
la nostra Winx 
quando è il giorno della terapia, 
continua la sua vita come sempre. 
Porta le bambine a scuola, all'asilo, 
si reca in ospedale, 
fa la terapia, 
esce 
e ritorna a prendere le sue Principesse.

Sembra scontato.

Ma non lo è.

C'è chi si abbatte, chi si dispera, 
invece Lei mette nella sua borsa 
tutta la sua stanchezza, 
la debilitazione che solo un veleno come la chemioterapia può darti, 
e prosegue nella vita di tutti i giorni, 
dividendosi tra l'essere 
mamma, 
moglie, 
figlia, 
sorella 
e amica.

So che questo gruppo le è stato anche d'aiuto. 
Non accettava di uscire con la berretta o il foulard 
perchè non si sentiva a suo agio, 
ma anche la parrucca, 
che è l'unica alternativa che ci viene concessa 
per celare i segni di una malttia, 
non le si cuciva addosso.
Quelle situazioni di disagio, 
che sanno di "non vedo l'ora che finisca tutto". 
Ma che al primo posto ci fanno sempre mettere il ruolo che rivestiamo ogni giorno: 
essere mamme.

E piano piano abbiamo incalzato. 
Con i capelli rasati spiccava il suo volto, 
luminoso e spigoloso al tempo stesso. 
Una risorsa.
Le abbiamo fatto capire che era davvero bella senza capelli. 
Dalle nostre fashion girls Benedetta e Teresa, 
le quali sono meno attempate di me e della Winx,
sono arrivati i consigli: 
"metti un rossetto rosso 
e qualcosa di colorato
 e vola solo come una fata riesce a fare".

(Non nego che da quel momento tutte le Anime del gruppo si sono munite di rossetto, 
esclusivamente rosso, per non sfigurare di fronte alle nostre fashion girls)

Credo che attraverso i nostri occhi 
si sia vista in modo diverso. 
Bella.

E mentre messaggiavamo con tutti questi complimenti, 
lei si stava preparando per uscire a cena al ristorante del fratello e continuava a dire 
che quella sera non ce l'avrebbe fatta ad uscire senza parrucca, 
ma allo stesso tempo non riusciva nemmeno a mettersela.
Le abbiamo detto che si doveva dare tempo perchè tutto accadesse, 
che un bel giorno tutto le sarebbe stato troppo stretto, tanto da consentirle di fare il salto,
ma allo stesso tempo le abbiamo stuzzicato l'anima dicendole di non crogiolarsi sugli allori.

Il tempo arriva per tutto.

Salutandola le abbiamo detto di mandarci 
una foto di ciò che avrebbe mangiato.
(siamo golose e buone forchette)

E poi la sorpresa. 

La foto arrivò.

E ci riempì il cuore.

Era con la sua testolina piena di capelli cortissimi 
ed un rossetto rosso. 

Ed era uno splendore.

Aveva superato anche quello scoglio.

Grande Donna.


Sentirla al telefono è uno spasso.
E' di quelle persone che vanno al sodo subito, 
concrete, 
senza tanti giri di parole, 
che,o le vai a genio o, 
se non capita nei primi 10 minuti, 
forse non le andrai mai.
Qualche parolaccia ogni tanto,
 giusto per far capire che a volte tutto questo 
è davvero difficile da sopportare.

Però ti dà l'anima.

E' riuscita a spedire in 24 ore ai piedi dell'Italia a Teresa il cellulare,
solo perchè Teresa l'aveva fatto finire nell'acqua. 

Facendo una coda colossale alle Poste. 

Ma l'ha fatto senza batter ciglio. 

Ed era nei giorni post chemio.


Credo di sapere come mai io sia finita nella sua vita.
Compio gli anni il 18 marzo.
Ricordo che quando gliel'ho detto,
ha impersonificato nelle mie parole
 il cancro.
Coincideva con  il giorno dopo la data della fatidica notizia 
in cui ha saputo di essere malata.

E credo di essere arrivata a sfatare quel giorno, 
a riscattare quel maledetto giorno che le è stato tolto.

Verserà ancora lacrime, ne sono certa. 

Ma si mischieranno alle risate che ci faremo 
perchè inizieranno a prendermi in giro 
dicendomi che inizio ad essere vecchia. 
Che ormai sono arrivata a 41 anni, etc, etc.
E mentre lei avrà in mente il ricordo terribile di quel giorno, 
io le manderò la foto del dolce meraviglioso 
che ordinerò a fine cena del mio compleanno.

E magari succederà che 
un compleanno lo festeggeremo insieme,
riempiendo così quel giorno di forti emozioni, 
di risate, 
di chiacchiere, 
di vita.

Ovviamente sempre con il rossetto rosso.

 E adesso vola Gio Winx
perchè le ali noi le abbiamo davvero. 

Ti voglio bene.

Laura

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