lunedì 4 gennaio 2016

LA CURA

Oggi questo post è per te, 
che passerai gran parte della giornata in sala operatoria.

Questo post è per
tua mamma, tua sorella, tuo fratello, tuo marito,
che percorreranno il corridoio della speranza mano nella mano con te, 
per poi lasciarti dietro quella porta 
che sa di speranza, di vita, di amore, di rinascita.

 Sarà una giornata di attese per chi resterà fuori ad aspettare, 
fuori in tutti i sensi.
Chi, come la tua famiglia, fuori dalla sala operatoria
e chi, come me, come noi,
aspetterà uno squillo di un telefono 
per sentirsi dire 
"E' uscita. Tutto bene".

Sono quelle attese che fanno pensare tanto al percorso che hai fatto, che stai facendo.
Al fatto che da lassù Lui ha deciso che dovessimo percorrere un certo tipo di cammino, anzichè farci vivere con leggerezza i nostri anni.

Il cancro è una malattia che non colpisce solo il singolo,
colpisce una famiglia intera.
E per famiglia intendo tutti coloro che ti stanno vicini.

Però c'è il rovescio della medaglia.
Nello stesso modo in cui colpisce una famiglia intera,
il cancro si trova a combattere con una famiglia intera.

Eccoci. 
Siamo pronti a portarti in sala operatoria.
Ad aspettarti fuori.
A darti un bacio appena ti rivedremo.
Ma soprattutto a dire:
FUCK CANCER!

Ho trovato questa canzone, e oggi si addice proprio.

Te la regalo.

E credo che sia il pensiero di tutti quelli 
che ti vogliono bene.

Sbrigati a tornare da quella sala.
Ti stiamo aspettando per ridere insieme.

Con immenso affetto.

Laura


CANZONE (QUI)


"Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via. 

Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. 

Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
dalle ossessioni delle tue manie. 

Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare. 

E guarirai da tutte le malattie,
perché sei un essere speciale,
ed io, avrò cura di te. 

Vagavo per i campi del Tennessee
(come vi ero arrivato, chissà).
Non hai fiori bianchi per me?
Più veloci di aquile i miei sogni
attraversano il mare.

Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza. 

Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza. 

I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi,
la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi. 

Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto. 

Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono. 

Supererò le correnti gravitazionali,
lo spazio e la luce per non farti invecchiare. 

Ti salverò da ogni malinconia,
perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te...
io sì, che avrò cura di te"


(La cura - Franco Battiato)




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